La Panoramica – Sorrento – Massa Lubrense – Positano 4.12.2022

La Panoramica – Sorrento – Massa Lubrense – Positano 4.12.2022

LaPanoramica03

Ci sono gare che corri, perché non ci avevi mai partecipato, altre perché in quel periodo non c’è di meglio, altre per stare in compagnia… La Panoramica la corri perché l’ami e basta!

Mi sarei potuto accontentare della partecipazione dello scorso anno, quando una pioggia torrenziale ci accompagnò per tutta la salita, fino a S. Agata dei due Golfi, e invece mi sono lasciato attirare dal vortice di emozioni che solo questa gara riesce a darti.

Il percorso è tanto bello quanto difficile, ma io l’ho provato anche in altre versioni.

Ricordo ancora quando si chiamava “Coast to coast” e partendo da Sorrento arrivava fino ad Amalfi, passando per Positano, per una distanza di 31,3 km; o quando fu ridotta a 21 km, con partenza ed arrivo a Sorrento.

Oggi “La Panoramica” ha trovato la sua identità definitiva ed è bellissima così com’è.

I suoi 27 km sono i più difficili tra le gare che ho corso. I primi 11 km sono di pura salita, con pendenze a tratti impegnative, ma i 16 km successivi sono molto più difficili, perchè sono quasi tutti in discesa, se si escludono brevi tratti, e il rischio di infortunio è veramente alto.

Prima di raccontare la partecipazione di quest’anno, vorrei fare un plauso all’organizzazione che è uno dei motivi che ha reso bellissima questa gara che, grazie a loro, non è solo una gara, ma una “manifestazione”. Tanti volontari e forze dell’ordine su tutto il percorso, ristori puntuali e il ristoro finale sempre molto ordinato e ricco.

Io, giusto per non cambiare nulla, mi sono presentato con la stessa compagnia dello scorso anno e della Reggia Reggia di due settimane fa: cioè con Massimo e Carmine che hanno ritirato il pettorale il giorno precedente, evitando così la confusione del giorno della gara.

Rispetto alla gara di Caserta la mia preparazione è certamente migliorata, ma non ho avuto il tempo per fare qualche allenamento specifico, per affrontare con più serenità questa gara.

Le previsioni meteo parlano di pioggia consistente durante la notte, fino alle prime ore del mattino, poi dovrebbe reggere; la temperatura è prevista intorno ai 12°C, quindi più che accettabile.

Visto che il viaggio è un po’ più lungo, la partenza da casa è alle 6:35.

Il cielo è sereno, ma ci sono ancora i segni dell’acqua che è stata “vomitata” durante la notte: io non mi sono accorto di nulla, ho dormito come un sasso!

L’arrivo a Sorrento è stato preceduto da squarci di pura bellezza, ogni volta che gli occhi andavano oltre il vetro del finestrino e si perdevano nel panorama della costiera sorrentina.

Il parcheggio che abbiamo scelto, come lo scorso anno, è stato quello coperto del Vallone dei Mulini, anche se l’organizzazione aveva messo a disposizione un parcheggio gratuito.

Questa volta, rispetto allo scorso anno, abbiamo avuto molto più tempo a disposizione per fare un po’ di riscaldamento… e qualche foto da condividere con gli altri componenti della squadra “Irpinia Italia” che sono rimasti a casa.

Siamo quasi pronti. Tutti allineati sul corso principale, ognuno con i suoi colori, con i suoi pensieri, con le sue aspettative. Si sentono frasi di incoraggiamento, di saluto e di gioia per essere qui in questo momento.

Alle ore 9 parte la gara e il serpentone si muove agitandosi sul corso di Sorrento. Un km soltanto e già si comincia a salire, prima dolcemente, poi in maniera decisa.

La giornata è bellissima, non ci sono nuvole e la temperatura è perfetta. Dopo la confusione della partenza, man mano che si sale, le parole diventano sempre più rare e lasciano il posto al respiro ansimante.

Qualcuno pensa che camminando riuscirà ad evitare momenti di crisi: io, per il momento, preferisco non usufruire di questa possibilità, se ne avrò bisogno…

Il mio ritmo è abbastanza costante, perciò, chilometro dopo chilometro, mi accorgo di ritrovarmi sempre con le stesse persone, quasi come se fossimo una squadra.

Ogni tanto faccio il conto dei km che mancano alla vetta, non ho la distanza certa, perciò faccio un calcolo approssimativo che mi proietta già alla discesa. È inutile dire che sento molto la fatica, in qualche tratto vado in affanno, ed è per questo che mi autolimito basando la mia corsa sulla frequenza cardiaca rilevata col mio Garmin (anche se un po’ approssimativa).

La salita termina, poco dopo aver attraversato l’abitato di sant’Agata sui due Golfi. La discesa, a tratti, è da brividi. Nonostante la fatica accumulata in salita, riesco a scendere su buoni ritmi, fin troppo buoni…

Ora il pensiero va al mio ginocchio che certamente gradirà poco questa lunga discesa e la velocità con cui la sto affrontando.

Al km 20 la strada torna a salire leggermente, ma anche quel poco sembra una mazzata, visto che ormai si scendeva da circa 9 km ed io, come l’anno scorso, decido di superare il momento di difficoltà camminando, per poi riprendere a correre poco dopo.

A circa 4-5 km dalla conclusione comincio ad avere avvisaglie di un crampo che si sta preparando all’altezza del bicipite femorale sinistro.

La mia andatura, allora, diventa più prudente e preoccupata, Inizio a contare i km mancanti e a volte mi sembrano troppi.

Ecco qui il primo crampo, nulla di drammatico, ma comincio a camminare, per scaricare la tensione. Poco dopo riprendo a correre, ma ad un ritmo più basso.

Ormai manca solo un km, però il pericolo non è passato, anzi… Sono sul corso di Sorrento, la pavimentazione è in sampietrini e questo non mi aiuta, infatti arriva un altro crampo e stavolta non è di quelli che passano.

La folla scorre ai bordi del corso; gli atleti arrivano in solitaria o, al massimo, a piccoli gruppetti e io sono lì, fermo, sul bordo sinistro della strada.

Non riesco nemmeno a camminare. Senza perdermi d’animo, comincio a fare un po’ di stretching e provo a camminare di nuovo. Un passo, poi l’altro, sembra che almeno al traguardo possa arrivarci.

Preso da un impeto d’orgoglio, riprendo a correre lentamente ed è così che mi trascino al traguardo, tagliandolo in 2:27:38 – solo 2′ in più dello scorso anno – arrivando al 296° posto su 826 che hanno tagliato il traguardo.

Peccato, avrei potuto fare un ottimo tempo, visti i presupposti.

Comunque meglio così, vuol dire che ci sarà una motivazione in più l’anno prossimo…

Buona corsa.

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